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Proteggere i più vulnerabili per garantire protezione a tutti - Lettera Aperta

Al:

Presidente della Grecia, Katerina Sakellaropoulou
Presidente del Parlamento greco, Constantine An. Tassoulas
Primo Ministro della Grecia, Kyriakos Mitsotakis
Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli
Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel
Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen
Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi
Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Michelle Bachelet
Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović
Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom

Atene, 25 marzo 2020 – In riferimento alla lettera del 6 marzo 2020, firmata da oltre 250 organizzazioni in tutta Europa, le organizzazioni firmatarie ribadiscono i pericoli derivanti dal persistere dell’attuale modalità di gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo e del loro diritto di chiedere asilo in Grecia. Queste disposizioni non solo violano leggi nazionali, europee e internazionali ma rappresentano altresì un grave pericolo per la salute pubblica durante la pandemia, derivante dal sovraffollamento degli hotspot e dei centri di detenzione del paese.

A seguito del decreto legislativo di emergenza emesso il 1 ° marzo 2020, i richiedenti asilo entrati in Grecia con l’obiettivo di chiedere protezione internazionale, tra cui molti bambini, sono attualmente detenuti ai fini del rimpatrio. Il d.lgs. ha sospeso la registrazione delle domande di asilo prevedendo l’immediato rimpatrio di coloro che entrano nel territorio greco verso i loro paesi di origine o la Turchia. Un gran numero di rifugiati e migranti sono attualmente detenuti nelle carceri e nei centri di detenzione formali e informali che continuano a crescere in tutta la Grecia, senza garanzia di standard minimi di igiene o protezione, nonostante la situazione di emergenza di sanità pubblica. Queste persone sono privati del diritto di presentare domanda d’asilo e sono detenuti sotto minaccia di espulsione. Inoltre, violando tutte le convenzioni internazionali che proteggono il diritto di chiedere protezione internazionale, i tribunali greci hanno imposto loro sanzioni severe.

Sottolineiamo che la sospensione del diritto di richiesta di protezione internazionale e la violazione del principio di non respingimento si configurano come abrogazioni senza precedenti degli obblighi internazionali nell’Europa del dopoguerra. Allo stesso tempo, a seguito della sospensione dei servizi erogati dall’ufficio greco di protezione internazionale a causa delle restrizioni imposte per frenare la diffusione di Covid-19, le richieste di protezione internazionale ricevute prima del 1° marzo rimangono ferme, poiché non sono state definite procedure provvisorie.

Nondimeno, la pandemia di coronavirus sta minacciando di colpire campi profughi e strutture per rifugiati. I campi, in particolare sulle isole del Mar Egeo, soffrono di un forte sovraffollamento e della mancanza di adeguate strutture sanitarie, rendendo impossibile il distanziamento sociale e le condizioni igieniche minime sia per i residenti che per i dipendenti. Ciò rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica dei richiedenti asilo e della società in generale. Allo stesso modo, il significativo aumento del numero di cittadini di paesi terzi messi in stato di detenzione amministrativa, nelle settimane precedenti e successive al d.lgs., oltre alla mancanza di legalità mette gravemente a rischio la salute dei detenuti e dei dipendenti.

Ci rivolgiamo a tutte le autorità greche competenti, richiedendo:
– Di tutelare immediatamente la salute pubblica attuando misure volte a proteggere i residenti dei campi profughi, i dipendenti e la società in generale. Il primo passo dovrebbe essere quello di decongestionare urgentemente le isole, 
dando la priorità al trasferimento nella Grecia continentale o in altri Stati membri dell’UE di quei richiedenti asilo che sono maggiormente a rischio, in modo da proteggere la salute di tutti i soggetti coinvolti, nonché la salute pubblica.

Di annullare il d.lgs., con scadenza il 2 aprile 2020, precisando che ai richiedenti asilo entrati in Grecia dopo il 1 ° marzo 2020 sarà garantita la domanda di protezione internazionale, e sospendere le decisioni di espulsione che, specialmente durante la pandemia, mettono a repentaglio la vita, la salute, la libertà e i diritti fondamentali dei rimpatriati. Il reintegro della richiesta di protezione internazionale, e in particolare il rispetto del principio di non respingimento, ripristinerà lo stato di legalità.

– Di attuare procedure alternative alla detenzione per i detenuti amministrativi in tutta la Grecia e prevenire arresti da parte delle autorità a causa della mancanza di documenti legali per tutta la durata della pandemia.

Di adottare tutte le misure necessarie per garantire che, anche in queste condizioni di emergenza, tutti coloro che desiderano presentare domanda di asilo possano farlo presso il servizio di richiesta d’asilo greco, in modo da salvaguardare la salute dei richiedenti e dei dipendenti.

 

Ci rivolgiamo ancora una volta alle istituzioni dell’Unione europea e a tutti gli Stati membri, chiedendo:

– Di salvaguardare il diritto di richiesta di protezione internazionale,uno dei diritti fondamentali alla base dell’Europa postbellica, esercitando la propria responsabilità nel garantire che tutti gli Stati membri dell’UE rispettino i propri obblighi internazionali.

– Stabilire meccanismi di ricollocazione tempestivi ed equi che permettano almeno ai più vulnerabili, come i bambini e le persone con disabilità, di lasciare le isole greche e di avere un alloggio adeguato e con servizi sanitari. Trattandosi di un’emergenza sanitaria, il trasferimento dovrebbe essere immediato, mantenendo in vigore unicamente i controlli necessari per evitare la diffusione di Covid-19.

– Supportare il Governo greco nei suoi sforzi per salvaguardare la salute pubblica, raggiungibili solo attraverso la decongestione completa dei centri di accoglienza e identificazione, l’adozione di misure di protezione per la popolazione di rifugiati e migranti, e in particolare evitando la “ghettizzazione” o la detenzione generalizzata.

 

Ci rivolgiamo agli organi del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite, chiedendo:

– Di fornire alla Grecia tutta l’assistenza necessaria per evitare la crisi della sanità pubblica che potrebbe derivare, in particolare, dalla situazione negli hotspots. – Rafforzare le procedure di monitoraggio e di controllo circa l’osservanza da parte dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri delle Convenzioni internazionali e degli Standard internazionali di diritti umani.

In conclusione, chiediamo a tutti i destinatari di questa lettera di ripristinare la legalità e di prestare attenzione a non trascurare i rifugiati e altri gruppi vulnerabili in questi tempi di crisi. Le condizioni prevalenti nei campi profughi, insieme agli effetti involontari della sospensione dell’accesso all’asilo, non solo indeboliscono progressivamente le nostre leggi, ma possono minare la salute pubblica nella sua interezza.

 

ELENCO DEI FIRMATARI:

A DROP IN THE OCEAN (Norway/ Greece) – ACTION FOR EDUCATION (GREECE) – ACTIONAID DENMARK – ACTIONAID HELLAS – ACTIONAID INTERNATIONAL – ACTIONAID ITALIA – AEDH (EUROPEAN ASSOCIATION FOR THE DEFENSE OF HUMAN RIGHTS) (Belgium) – AITIMA (Greece) – ANASA CULTURAL CENTER (Greece) – ANDALUCIA ACOGE (Spain) – AOI – INTERNATIONAL COOPERATION AND SOLIDARITY (Italy) – ARSIS – ASSOCIATION FOR THE SOCIAL SUPPORT OF YOUTH – ASKV / STEUNPUNT VLUCHTELINGEN (Netherlands) – ASSOCIATION POUR LA PROMOTION DES DROITS HUMAINS (APDH) (Switzerland) – ASSOCIAZIONE RICREATIVA CULTURALE ITALIANA (ARCI) (Italy) – ASTI (Λουξεμβούργο) – ASYLOS (UK) – ATTIKA HUMAN SUPPORT (Greece) – AVOCATS SANS FRONTIÈRES FRANCE – BABEL DAY CETNRE (Greece) – BRIGHTON MIGRANT SOLIDARITY (UK) – CARITAS HELLAS – CENTER FOR LEGAL AID – VOICE IN BULGARIA – CENTRE DIOTIMA (Greece) – CHEER INTERNATIONAL GROUP (CHEERING) (Greece) – CHURCHES’ COMMISSION FOR MIGRANTS IN EUROPE (CCME) – COLLECTIVE AID (France/ Serbia/ Bosnia and Herzegovina) – DEFENCE FOR CHILDREN INTERNATIONAL GREECE – DIRTY GIRLS (Greece) – DUTCH COUNCIL FOR REFUGEES – ECHO100PLUS (Greece) – END FGM EUROPEAN NETWORK – EQUAL SOCIETY (Greece) – EUROMED RIGHTS / EUROMED DROITS – EUROPEAN COUNCIL ON REFUGEES AND EXILES (ECRE) – FENIX HUMANITARIAN LEGAL AID (Greece) – FONDAZIONE FINANZA ETICA (Italy) – FOODKIND (Switzerland/ Greece) – FORUM RÉFUGIÉS-COSI (France) – FORWARD UK – FREE MOVEMENT SKATEBOARDING (UK) – FUNDACION CEPAIM (Spain) – GENERATION 2.0 RED (Greece) – CHURCHES’ COMMISSION FOR MIGRANTS IN EUROPE (CCME) – GAMS (Belgium) – GCAP GREECE – GREATER MANCHESTER IMMIGRATION AID UNIT (GMIAU) (UK) – GREEK COUNCIL FOR REFUGEES (GCR) – GREEK FORUM OF MIGRANTS – GREEK FORUM OF REFUGEES – HELLENIC LEAGUE FOR HUMAN RIGHTS (HLHR) – HELLENIC PLATFORM FOR DEVELOPMENT – HELP REFUGEES / CHOOSE LOVE (UK) – HIAS GREECE – HUBB – HUMANS BEFORE BORDERS (Portugal) – HUMANRIGHTS360 (Greece) – HUMAN RIGHTS WATCH (HRW) – I AM YOU HUMANITARIAN AID (Greece) – INDIGO VOLUNTEERS (UK) – ΙNITIATIVE FOR THE DETAINEES’ RIGHTS (Greece) – INSTITUTE OF RACE RELATIONS (UK) – INTACT (Belgium) – INTEREUROPEAN HUMAN AID ASSOCIATION GERMANY E.V. (Greece) – INTERNATIONAL CENTRE FOR ERITREAN REFUGEES AND ASYLUM SEEKERS (ICERAS) – INTERNATIONAL RESCUE COMMMITTEE (IRC) – INTERSOS HELLAS – INTERSOS ORGANIZZAZIONE UMANITARIA ONLUS (Italy) – ITALIAN COUNCIL FOR REFUGEES – JESUIT REFUGEE SERVICE GREECE (JRS GREECE) – JRS – PORTUGAL – KHORA COMMUNITY CENTRE ATHENS (Greece) – KITRINOS HEALTHCARE (Greece) – LAW CENTRES NETWORK (UK) – LEEDS NO BORDERS (UK) – LEGAL CENTRE LESVOS (Greece) – MEDECINS DU MONDE – GREECE (MDM – GREECE) – MELISSA NETWORK (Greece) – MIGRANT VOICE (UK) – MOBILE INFO TEAM (Greece) – MOSAICO-AZIONI PER I RIFUGIATI (Italy) – MOVIMENTO DI COOPERAZIONE EDUCATIVA (MCE) (Italy) – NETWORK FOR CHILDREN’S RIGHTS (Greece) – NORWEGIAN CENTRE AGAINST RACISM – NORWEGIAN ORGANISATION FOR ASYLUM SEEKERS (NOAS) – ODYSSEA (Greece) – OMANIAE VZW (Belgium) – ONE HAPPY FAMILY (Greece) – ORGANIZATION EARTH (Greece) – OXFAM – PAMPIRAIKI SUPPORT INITIATIVE FOR REFUGEES & MIGRANTS (Greece) – PAR – PLATAFORMA DE APOIO AOS REFUGIADOS (Portugal) – PLATFORM FOR INTERNATIONAL CO-OPERATION ON UNDOCUMENTED MIGRANTS (PICUM) – PHYSICIANS FOR SOCIAL RESPONSIBILITY (Finland) – PROJECT ARMONIA (Greece) – QUAKER ASYLUM AND REFUGEE NETWORK (QARN) (UK) – REFOCUS MEDIA LABS (Poland/ Greece) – REFUGEE LEGAL SUPPORT (RLS) (Greece) – REFUGEE RIGHTS EUROPE (RRE) – REFUGEE SUPPORT AEGEAN (RSA) (Greece) – REFUGEE SUPPORT EUROPE (UK/ Cyprus) – REFUGEE WOMEN’S CENTRE (France) – REFUGEE YOUTH SERVICE (UK/France) – RESEARCH CENTRE ON ASYLUM AND MIGRATION (IGAM) (Turkey) – SAFE PASSAGE INTERNATIONAL – SAMOS VOLUNTEERS (Greece) – SAVE A GIRL SAVE A GENERATION (Spain) – SHOWERPOWER FOUNDATION (Greece) – SMES EUROPA – SOCIAL HACKERS ACADEMY – SOCIAL HACKER A.M.K.E. (Greece) – SOS Racismo (Spain) – STILL I RISE (Greece) – SUSSEX REFUGEE AND MIGRANT SELF SUPPORT GROUP (UK) – SWEDISH NETWORK OF REFUGEE SUPPORT GROUPS (FARR) – TERRE DES HOMMES HELLAS (TDH HELLAS) – THE HOME PROJECT (Greece) – THE LAVA PROJECT (Greece) – THE ROUTES OF THE OLIVE TREE (Greece) – THOUSAND 4 1000 (UK) – UNITED AGAINST INHUMANITY (UAI) – VELOS YOUTH (Greece) – VEREIN FAIR (Switzerland) 

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