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Le storie dei nostri studenti

Dopo più di 10 anni di guerra, la nostra Academy ad Aden in Yemen accoglie bambini locali in difficoltà, sfollati interni da altre aree del Paese e bambini profughi. Leggi le storie dei nostri studenti, al di là delle etichette.

  • Il sorriso dei miei genitori testimonia il mio successo: mio padre, per la prima volta, sogna un futuro per me. E io? Io sogno di insegnare e ispirare, perché ora so che i sogni possono diventare realtà, anche tra le difficoltà.

    Sono Liala, e vi racconto la mia storia.

    Ho vissuto gran parte della mia vita in un campo per rifugiati, lo studio sembrava un lusso irraggiungibile. Ogni giorno dovevo occuparmi di portare l’acqua a casa ma il desiderio di andare a scuola cresceva nel mio cuore. A 11 anni, temevo che il mio sogno di diventare insegnante di inglese fosse ormai perduto, come potevo insegnare se non potevo nemmeno imparare? Poi Still I Rise ci ha trovati. In pochi giorni, sono diventata una delle migliori studentesse della Scuola, soprattutto in inglese! 

  • Ora, il mio sogno è diventare medico e aiutare gli altri. La mia storia non è unica: milioni di bambini come me vivono in campi profughi, spesso senza famiglia e senza futuro.

    Mi chiamo Othman e vi racconto la mia vita.

    Sono cresciuto in un campo di sfollati interni nello Yemen, ho dovuto affrontare sfide che molti non possono immaginare. Senza mia madre, mi sono ritrovato a cercare tra i rifiuti per guadagnare qualche soldo e sostenere mio padre e le mie sorelle. La scuola era solo un sogno irraggiungibile, mentre lottavo per sopravvivere in un territorio devastato. Quando mi hanno accolto nella Scuola ho visto una luce di speranza. Giorno dopo giorno, ho ritrovato la passione, l’entusiasmo e il desiderio di sognare.

  • Anche se il dolore per la lontananza dai miei genitori non svanisce, ora so che c'è qualcuno che cammina al mio fianco. Ho capito che non sono solo. Adesso, insieme, costruiamo il mio futuro, giorno dopo giorno.

    Mi chiamo Mutaz e vorrei condividere con voi la mia storia.

    A soli 12 anni, mi sono ritrovato costretto ad abbandonare la mia casa, senza i miei genitori, per trasferirmi in un campo per sfollati interni. Lì, la scuola sembrava un lontano miraggio mentre lavoravo al mercato del pesce giorno e notte per sostenere i miei otto fratelli. Senza nessun riferimento né affetto vicino, la speranza per il futuro svaniva. Ma poi, la Scuola di Emergenza e Riabilitazione in Yemen mi ha aperto le sue porte. Tra i banchi ho trovato un rifugio, un luogo di speranza.

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