“Vi stanno mentendo”
“Vi dicono che siete pigri, fragili, indifferenti. Che buttate le giornate su TikTok. Che non c’è futuro. Vi stanno mentendo”. È iniziato così il toccante discorso di Nicolò Govoni al Cinema Adriano di Roma, lo scorso 14 novembre: in collegamento, altre 149 sale cinematografiche in tutta Italia, per un totale di 16.753 studenti in ascolto, appartenenti a scuole primarie e secondarie. L’incontro è avvenuto sul finale della proiezione del film School of Life, che racconta la storia dell’organizzazione non profit Still I Rise di cui Nicolò è CEO e cofondatore.
Il docufilm, girato da Giuseppe Marco Albano e prodotto da Groenlandia con Rai Cinema, è distribuito da Freak Factory: grazie alla collaborazione con Circuito Cinema Scuole, in questi mesi le scolaresche possono vedere al cinema il docufilm che la scorsa estate è stato definito “un caso” nel panorama cinematografico italiano, capace di sfidare i grandi blockbuster americani come Superman e Jurassic World – La Rinascita.
In migliaia da tutta Italia
“Il successo non sono fama e soldi”, ha continuato Nicolò nel suo discorso iniziale, “ma è vivere una vita di significato, una vita che ti fa sentire a tuo agio con te stesso, una vita di sogni da inseguire, di rischi da correre, di missioni da compiere. Ognuno di voi ha qualcosa di speciale dentro, e il mondo ne ha bisogno. Il mondo ha bisogno di tutti voi”.
E ha poi proseguito, sottolineando quante migliaia di altri studenti fossero connessi in quel momento, oltre ai presenti in sala: “Un esercito. E il vostro può essere un esercito d’amore come un esercito di rimpianti. In entrambi i casi, la scelta è nelle vostre mani. Pensate di essere piccoli, impotenti. Ma questa è solo un’altra menzogna. Voi siete Infiniti.”












L’appello agli insegnanti
Dopo il discorso di Nicolò e l’entusiasmo suscitato, è seguito un momento di domande e risposte, tra commozione, applausi e risate. Quella del 14 novembre è stata una proiezione evento che ha superato ogni aspettativa di pubblico, ma soprattutto ha coinvolto profondamente i giovani spettatori, ma anche gli insegnanti accompagnatori.
Proprio a loro, l’appello finale di Nicolò: “Non permettete a nessuno di dirvi che il vostro lavoro non vale, che il vostro lavoro è inutile e non ha significato, perché la scuola è l’unico luogo in cui si può ancora cambiare il mondo”.