Quando una bambina studia, una famiglia cambia direzione
In molti luoghi del mondo, un’infanzia negata non è un evento straordinario: è la normalità. La violenza di genere, il lavoro minorile, la povertà e i matrimoni precoci segnano il destino di milioni di bambine. Ma quando una di loro trova spazio in un’aula, qualcosa smette di essere inevitabile.
Questa è la storia di Ruth — ed è la storia di migliaia di altre ragazze nei nostri centri educativi.Ruth vive in Repubblica Democratica del Congo. Per lungo tempo la miniera è stata l’unico orizzonte possibile: ci andava con sua madre, vedova, sola, sette figli da sfamare. Non per scelta, ma per mancanza di alternative.
Quando Ruth è entrata in una delle nostre classi, non è cambiata solo la sua vita: si è trasformato un destino familiare.
- La madre ha ricevuto supporto alimentare.
- Ha potuto lasciare la miniera.
- Ha avviato una piccola attività.
- Ruth ha interrotto il lavoro minorile.
- Ha iniziato a studiare regolarmente.
Oggi dice: “Voglio diventare pilota per aiutare mia madre e la mia comunità.”
Non parliamo di “salvezze individuali”: parliamo di nuove possibilità che si trasmettono. È così che si spezzano i cicli della povertà.
Dove lavoriamo, la scuola non è solo scuola e forza femminile
In Yemen, Siria, Colombia, Kenya e Congo, la scuola è spesso l’unico luogo dove si possono nominare diritti, vulnerabilità, discriminazioni. È l’unico spazio dove bambine e bambini possono immaginare una traiettoria diversa da quella ereditata. Le nostre scuole sono infrastrutture sociali, non semplici edifici. La scuola diventa:
1. Spazio di protezione strutturata
Supporto psicologico individuale, personale formato al trauma, sistemi sicuri di segnalazione.
2. Motore di equità di genere
Partecipazione bilanciata, discussioni su ruoli e stereotipi, laboratori dedicati alle ragazze.
3. Ponte con le comunità
Sessioni per genitori e tutori su sessualità, igiene mestruale, educazione non violenta, disparità di genere.
4. Presidio contro l’abuso
Sistemi di referral per violenza domestica, matrimonio precoce, abusi e casi a rischio.
5. Laboratorio culturale
Contenuti educativi adattati al contesto, rispettando culture e specificità locali.
6. Formazione docenti
Moduli dedicati alla violenza di genere, trauma, child safeguarding e metodi inclusivi..
Protezione integrata: come garantiamo sicurezza e benessere a scuola
All’interno di questa visione, il lavoro di “child safeguarding and protection” è centrale. Si tratta di due aspetti diversi ma complementari della protezione dell’infanzia.
Il safeguarding comprende tutte le misure preventive che garantiscono ambienti sicuri: protocolli, formazione dello staff, strumenti per riconoscere segnali di rischio.
La child protection interviene invece quando una situazione di abuso o violenza è già avvenuta, attivando protezione immediata e supporto psicologico specializzato. Questi due pilastri operano insieme, grazie a un team multidisciplinare che assicura benessere e sicurezza a ogni studente.
Accanto a questo, realizziamo attività di sensibilizzazione rivolte a studenti e famiglie, come le campagne dedicate all’igiene personale e degli spazi comuni, fondamentali per prevenire malattie e promuovere buone pratiche di cura reciproca: momenti che rafforzano il senso di comunità e la consapevolezza condivisa.
È così che l’istruzione diventa protezione, e che il cambiamento generazionale prende forma: una madre che non ha potuto studiare permette alla figlia di farlo; una figlia che studia apre nuove possibilità per sé e per chi verrà dopo. Perché, davvero, quando una donna si rialza, è un’intera generazione che avanza..
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In Still I Rise crediamo che le donne e le ragazze siano il cuore del cambiamento. Quando ricevono conoscenza, strumenti e libertà, costruiscono ponti anche dove non esistevano strade. Puoi sostenerle a questa pagina.